bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

martedì 21 luglio 2009

le cose dell'amore



"Se trascendersi è valicare la propria solitudine, non mi è dato sapere ciò che sarò nella carne dell'altro, ma certamente non sarò più ciò che sono.
La mia identità in pericolo rende il mio corpo esitante, maldestro, insicuro, non per imperizia, ma per la vertigine che accompagna la scoperta di quegli aspetti di me che solo l'altro può svelarmi.
Nella mia esitazione c'è il dramma di ogni trascendenza, che consiste nel sapere qualcosa di sé per dono dell'altro".

Umberto Galimberti "Le cose dell'amore"

Amiamo l'altro perchè tramite lui scopriamo noi stessi e l'altro tramite noi scopre se stesso. Per questo non amiamo chiunque, ma solo chi riflette fedelmente i nostri abissi. solo con lui o lei possiamo scendere nella nostra follia che ci affascina. una volta calati nella nostra follia, grazie alla mediazione dell'altro al quale riconosciamo il potere di "averci fatto impazzire", di "averci fatto perdere a testa", non riemergiamo più quali eravamo perchè, dopo esserci concesso questo cedimento, l'altra parte di noi ci ha contaminato. dopo avere amato, non siamo più ciò che eravamo.
a questo rinascere, a questo continuo rinnovamento, siamo continuamente sollecitati dalla vita, in modo ora inquietante ora seducente, in ogni incontro d'amore, dove però non è solo l'altro che incontriamo, ma la profondità più buia della nostra anima che l'altro riflette.
così dice Platone:
"Gli amanti che passano la vita insieme non sanno dire cosa vogliono l'uno dall'altro. Non si può certo credere che solo per il commercio dei piaceri carnali essi provano una passione così ardente a essere insieme. E' allora evidente che l'anima di ciascuno vuole altra cosa che non è capace di dire, e perciò la esprime con vaghi presagi, come divinando da un fondo enigmatico e buio."

Platone, Simposio, 192 c-d

4 commenti:

(pesa) ha detto...

non riesco a stare dietro ai tuoi (tanti e) stimolanti punti di vista, ma ti leggo sempre con estremo interesse.
chiedo (colpevolmente) perdono.
alla prossima
ciao

Rossa ha detto...

grazie, mi fa molto piacere quello che scrivi. a qualcuno interessa, sei gentile con me. soprattutto in questo momento.
a presto e grazie ancora...mi hai cambiato la serata...

(pesa) ha detto...

:-)

Rossa ha detto...

guarda che sei imperdonabile lo stesso...