bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

lunedì 4 gennaio 2010

ombre di guerra

la fotografia ha un potere misterioso. non penso abbia il potere di cambiare le cose. penso che abbia una forza di comunicazione e informazione drammatica.
la fotografia fissa una realta' dinamica e le conferisce un'espressione. fissare un movimento in quel momento e' comunque un'operazione culturale. e' una scelta. è un'opinione.
la mostra alla Rotonda della Besana, fino al 10 gennaio, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi, da Science for Peace e dall'agenzia Contrasto, propone 84 fotografie che sono una testimonianza dei principali conflitti nel mondo, dalla Spagna del 1936 al Libano del 2006. Quelle che sono riuscita a trovare da pubblicare non sono nemmeno le più impressionanti.
credo che decidere di andare a vedere questa mostra abbia un valore civico.
ma credo anche che guardare le foto e leggere le esaustive didascalie sia un'operazione mentale, non sia un operare nella realtà, sia un lusso, perchè comunque tra ciò che si vede impresso sulla pellicola e quella realtà c'è un abisso spazio temporale che ci permette solo di pensare alla guerra, solo di immaginarla per quanto sia immaginabile con le categorie mentali di chi non c'è stato.

Questo dice Umberto Veronesi, “tutti vogliamo la pace perché l'uomo è un animale pacifico: le istruzioni del nostro DNA, come quello degli esseri viventi, sono di conservarsi, riprodursi e morire. Uccidere, prevaricare, violentare, non sono necessità biologiche, ma meccanismi primitivi di difesa nell'ambito di una condizione di insicurezza o di paura. Rappresentano quindi una deviazione della natura umana. Ma se vogliamo la non violenza e sappiamo che ci fa felici, perché esiste ancora la guerra? Quelle connerie la guerre diceva Jacques Prévert, che fesseria, che assurdità. Proprio questa assurdità esprime la splendida raccolta Ombre di Guerra. Fotografie che sollevano il velo, come solo questa forma artistica sa fare, fermando per sempre un attimo di follia”.


First-aid center, where wounded Marines were treated before being helped to air-evacuation points.
Photo Credit: Larry Burrows, 1966 (Life).


Philip Griffiths, Irlanda del Nord
Philip Jones Griffiths racconta: "In guerra la verità emerge. Tesa tra la vita e la morte, la gente si rivela, getta la maschera e si mostra con un'onestà che non c'è altrove nella vita."


Henri Bureau/Sygma. L'incendio dei pozzi petroliferi. Abadan, Iran, 1980


Eddie Adams. February 1, 1968. South Vietnam police chief Nguyen Ngoc Loan shots a young man, whom he suspects to be a Viet Kong soldier.


Don McCullin
Ghaziveram, Cyprus, April 1964.
A Turkish woman mourns her dead husband, victim of the Greek-Turkish civil war.


1972. Trangbang, South Vietnam, 8 June 1972. Phan Thi Kim Phuc (center) flees from the scene where South Vietnamese planes have mistakenly dropped napalm. Photo Credit: (Nick) Ut Cong Huynh, Vietnam, The Associated Press.

la mostra apre con alcuni dati "interessanti", ma evidentemente politicamente inapplicabili.
1200 miliardi di $: valore delle spese militari dei paesi ricchi per 1 anno.
1200 miliardi di $: 1,5 volte quello che sarebbe stato necessario in 15 anni per dimezzare la povertà nel mondo entro il 2015.
4 miliardi di $: spesa totale per mantenere gli apparati militari per 1 giorno.
4 miliardi di $: costo per 1 anno dei programmi Oms per controllare la malaria (1 milione di morti all'anno).
1400 milioni di euro: costo della portaerei italiana Cavour. Stesso prezzo per realizzare 4 mila asili nido in tutta Italia.
2,7 miliardi di dollari: costo di un sottomarino classe Virginia. Stesso prezzo per un anno di trattamenti per 7,5 milioni di donne sieropositive africane.

Pensiamoci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'uomo è di gran lunga la peggiore bestia che sia mai apparsa sulla faccia della Terra. Nussun altra bestia raggiunge la crudeltà fisica e cerebrale che ha toccato l'uomo nella sua storia. L'inferno è qua sulla terra. Non è concepibile un luogo peggiore.
Questo commento all'ultima foto postata che ha strappato lacrime ai miei occhi. Per quanto dici sull'impatto e sulla bellezza di una foto, come darti torto se una foto può far emozionare a tal punto da strappare lacrime, senza usare parole, senza usare trame, soltanto con quello che riesce a trasmettere, nel silenzio e nell'anonimato di frammento di storia.

Rossa ha detto...

eccoti qua secret kiss. uomo mascherato. che piacere. l'uomo è il peggio e il meglio. il post prima dice che si può essere sublimi nell'esprimere arte e bellezza e quello dopo dice che la mente umana può saper pensare e riflettere in termini filosofici e perdersi nell'alterità dell'altro come in un oceano di senso. l'uomo è entrambe le cose. come in ognuno di noi. c'è il bello e c'è l'indicibile e c'è il mistero e anche la miseria. tutto.
sei a milano? vai alla mostra, fino a domani.