bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

sabato 20 dicembre 2014

Conrad e il mare

quando si dice una bufala...
mostra, mostra?, all'Acquario di Milano.
l'aggancio è evidente. acquario, acqua, mare, Conrad. brava Rossa!
la mostra non c'è, ci sono alle pareti citazioni, anche molto lunghe, dalla produzione letteraria di Conrad e qualche antico strumento di navigazione qua e là.
credo, semplicemente, di aver contribuito al rinnovo delle casse, certamente carenti, dell'Acquario di Milano.
quel che rimane sono le parole di Conrad.

Marlow terminò di raccontare, e si sedette in disparte, indistinto e silenzioso, nella posa di un Buddha in meditazione. Per un poco nessuno si mosse. «Abbiamo perso l’inizio della marea», disse a un tratto il direttore. Sollevai la testa. Il mare aperto era sbarrato da un nero banco di nubi, e la tranquilla via navigabile che conduceva agli estremi confini della terra scorreva cupa sotto un cielo coperto – sembrava portare verso il cuore di una tenebra immensa.
Cuore di Tenebra

V'è qualcosa che si svolge nel cielo, come una decomposizione, una corruzione dell'aria, che rimane più ferma che mai. In fondo, sono soltanto nubi, che possono o no portare vento oppure pioggia, Strano che debbano conturbarmi così. Ho l'impressione che tutti i mie peccati mi abbiano raggiunto.
La linea d'Ombra

Agli uomini ai quali, nella sua sdegnosa misericordia, esso concede un istante di tregua, il mare immortale offre nella propria giustizia, e pienamente, il privilegio, ambito del resto, di non riposare mai. Nell’infinita saggezza della sua grazia non consente loro di poter meditare con calma sull’acre e complesso sapore dell’esistenza, per tema che abbiano a ricordare e forse a rimpiangere la ricompensa di una tazza d’ispiratrice amarezza, tanto spesso assaggiata e altrettanto spesso sottratta alle loro labbra già irrigidite, ma pur sempre riluttanti. Questi uomini devono senza un istante di requie giustificare la propria vita all’eterna pietà…
Il Negro del Narcissus

Di tempeste ne aveva incontrate, naturalmente. Era stato bagnato fino all'osso, sbattuto, travagliato... Ma non aveva mai intravisto la forza incommensurabile e la collera smodata, la collera che passa e si esaurisce senza mai placarsi - la collera e la furia del mare irritato. Egli sapeva che ciò esiste, come sappiamo che esiste il delitto e l'odio; ne aveva udito parlare come un pacifico cittadino sente di battaglie, carestie, inondazioni, senza che ne conosca il significato... Il capitano MacWhirr aveva navigato sulla distesa degli oceani cosí come tanti uomini scivolano sugli anni dell'esistenza per scendere dolcemente in una placida tomba, ignari fino all’ultimo della vita senza mai aver avuto occasione di vedere quel che essa ci può dare in materia di perfidia, di violenza e di orrore. Ci sono, sul mare e sulla terra, uomini così fortunati… o così disprezzati dal destino e dal mare.
Tifone

ho comprato un libro, alla fine della "mostra", Romanzi del mare. almeno questo è passato, la bella prosa di Joseph Conrad.

2 commenti:

lupo ha detto...

amo il tuo blog e amo te. Buone feste

Rossa ha detto...

Lupo non dire così che "arrosisco".
Buon Natale anche a te.
Rossa