bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 18 dicembre 2014

interstellar

non è che ci sia moltissimo da dire se non che alla fine mi è piaciuto!
la fantascienza mi attrae da sempre, per sempre. da ragazzina adoravo Spazio 1999 (ridicolo a pensarci, il titolo), seguivo, meno appassionata, Star Trek, ho infinitamente amato 2001 Odissea nello spazio (e anche qui casca l'asino) e difficilmente mi perdo un film di fantascienza. Ultimo, e commentato, Gravity 
(http://nuovateoria.blogspot.it/2013/10/gravity.html).
all'inizio c'è una polvere tremenda, il mondo è soffocato da una polvere inarrestabile e, mi dispiace, ma  le immagini iniziali di Furore mi arrivano nella testa come un fulmine. alla fine, penso, è un buon riferimento, anche quella è la storia di un'apocalisse. il film è un filmone e mi piace da morire tutta la parte nello spazio. buchi neri, anelli di saturno, pianeti inesplorati, onde pazzesche, tempo che va e che fugge, un'ora lì in mezzo alla tempesta d'acqua come 7 anni sulla terra...uno sballo! quelli vanno poi tornano, sono come prima e freschi come rose e l'altro, il collega sfigato, ha 23 anni di più!! passati tutti da solo sulla navicella ad aspettare. c'è da impazzire penso io! lui (poi mi spiego) torna su, dal casino che c'è giù, e si vede 23 anni di messaggini video dei suoi figliuoli. eddai, che momentacci.
a parte la terminologia, e la teoria, astro fisica che mi mette in difficoltà...ma cosa dico, non la capisco... ma dai nemmeno... è il vuoto torricelliano nella mia mente, per il resto è tutto un godimento di tempi e di momenti, soprattutto quelli relativi al rapporto tra il padre, astronauta fighissimo vestito da Matthew McConaughey che non invecchia mai e non teme nulla se non il tempo che passa, e la figlia, prima piccina poi grandicella nei bellissimi panni di Jessica Chastain. 
certo, sta ragazza ce l'ha parecchio con il suo vecchio, quello la molla nella polvere asfittica e se ne va nello spazio, quello vive le ore e la vita in un spazio tempo incomprensibili e se ne torna 80 anni dopo con 2 anni in più di quando è partito e la figlia è al capezzale di morte ultranovantenne. nel frattempo, grazie al loro meraviglioso rapporto di complicità e amore, il mondo è cambiato, la terra è morta ma non l'umanità, trasferita sugli anelli di saturno in grandi cilindroni verdi e luminosi, dopo le splendide rivelazioni di papà incastrato nelle maglie metafisiche del tempospazio alla sua ragazzina tramite un alfabeto morse dell'ultima ora attraverso i libri della sua cameretta nella casetta del west polveroso e spacciato.
no dai, è un film che si porta tutto in sè, dalle riflessioni sul tempo alla fisica delle particella, dalla velocità della luce alla verità genitoriale. nessuno c'è riuscito prima, a salvare il  mondo, ci riesce metthew e perché? perché (è un figo) è un tenero papà che sa quel che deve fare. mica perde tempo in ciance, perché c'è la sua piccola ad aspettarlo. quel che lui fa nello spazio è sempre, in contemporanea (esiste la contemporaneità o è un'invenzione della mente?, no perché il tempo diventa un pasticcio inesplicabile, una matassa aggrovigliatissima, in questo film) a quel che fa sua figlia sulla terra: se lui tenta l'impossibile, la figlia lo sostiene da lontano tenendo duro nell'aria che non c'è, se lei scopre l'inghippo della formula matematica, lui intanto ha risolto un bel problemino per attraccare la navicella al  modulo orbitale (boh, che ne so, mi perdoni chi ci capisce veramente qualcosa, io no).
ah, in tutto questo, nel frattempo -si fa per dire- c'è l'altra, Anne Hathaway, con dei capelli inguardabili, una vergogna di parrucchiere veramente, che aspetta, sola ovviamente, persa nell'eternità del tempo, sul pianeta del suo amato, ove si respira e c'è vita, spinta ai confini della galassia per amore...solo per amore...le donne...
no dai, sul serio, è un bel film, lo giuro. 

2 commenti:

enzo ha detto...

Ciao Rossa! Anch'io sono andato a vederlo, all'Isola Verde, con mia figlia Sara (27): "Dai, io l'ho già visto, non puoi perdertelo..."
La cosa che mi ha sorpreso di questo film è la capacità di tenere l'attenzione dello spettatore per tutta la sua lunga durata... Per il resto lo vedrei benissimo in tv, prima del telegiornale, trasformato in una serie televisiva... come era Spazio 1999, di cui eravamo tutti appassionatissimi.
Un caro saluto a te, auguri sinceri di buone feste, di buone cose, di buone persone e animali tutti.

Rossa ha detto...

giusto, è un'ottima idea, facciamone un super telefilm!
il film mi è piaciuto un sacco, lo rivedrò di sicuro imponendolo ai miei figli che al cinema con me non ci vengono, com'è??
tantissimi auguri anche a te Enzo, e grazie.
Rossa