bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

sabato 2 maggio 2015

nessun dorma

ascolto la Turandot alla televisione e penso mi piacerebbe essere alla Scala.
Brava, urlano in molti alla povera Liù.
Molto meno alla crudele Turandot, che a me, in effetti, non è piaciuta.
Ovazione per Chailly.
nel frattempo Milano viene devastata da un'orda di coglioni imbecilli (mi sembra di aver letto che l'illuminato Fedez -sapete chi è costui??- abbia sostenuto -prima- che i danni di un corteo sono di molto minori a quelli della corruzione dilagante a Expo- c'è qualcuo disposto a insegnargli l'abc del buon senso di non aprire bocca per dire colossali indegnità? ma forse si è iscritto al corso per principianti da solo, dopo aver constatato che non è mai troppo tardi per stare zitti).
penso che per qualcuno, non pochi, la bellezza sia intollerabile.
per i black bloc no expo, ma anche meno, la bellezza è il viatico per l'inferno. e infatti. 
nemmeno l'ombra di un'idea (la città è degli studenti non di expo, leggo sugli striscioni...qualche proposta relativamente alla connessione logica?), piuttosto il cervello devastato dall'odio per tutto. l'esposizione dell'odio universale.
ieri sera sono riuscita ad ascoltare buona parte dello spettacolo inagurale in piazza Duomo e sono stata percorsa anch'io da un'orda, ma di entusiasmo.
anche io vado insieme, lo devo dire, penso di esserci in un momento unico, un momento grandioso per Milano, penso allo sforzo e al lavoro, penso, e mi commuovo, al cambiamento e alla fatica, penso all'idea che sostiene tutto questo, a chi lo ha voluto, a chi lo ha poi realizzato, penso a questa piccola città sorta dentro la città, alla vita che la percorre, penso al Nepal devastato dalla forza schiacciante della natura e alla fatica immane della ricostruzione, penso alle vite massacrate sotto le travi e i mattoni, penso a chi, senza coscienza, distrugge con altrettanta umana forza cieca, penso che ascolto il tuo cuore, città e che un manipolo di coglioni percorsi dalla paura travestiti da vandali furiosi non mi farà cambiare idea.
mi sentivo strepitosa e orgogliosa, oggi mi vergogno, ma so che quella corrente elettrica che mi fa pensare di essere nel posto giusto nel momento giusto, di essere nella storia della mia città, mi ripercorrerà.

Nessun dorma!... Tu pure, o Principessa,
Nella tua fredda stanza
Guardi le stelle
Che tremano d'amore e di speranza.
Ma il mio mistero è chiuso in me,
Il nome mio nessun saprà!
Solo quando la luce splenderà,
Sulla tua bocca lo dirò fremente!...
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
Che ti fa mia!...
Dilegua, o notte!... Tramontate, stelle!...
All'alba vincerò!...

 

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