bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

domenica 20 dicembre 2015

mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è

TORTURE
Wislawa Szymborska

Nulla è cambiato.
Il corpo prova dolore,
deve mangiare e respirare e dormire,
ha la pelle sottile, e subito sotto – sangue,
ha una buona scorta di denti e di unghie,
le ossa fragili, le giunture stirabili.
Nelle torture, di tutto ciò si tiene conto.

Nulla è cambiato.
Il corpo trema, come tremava
prima e dopo la fondazione di Roma,
nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo,
le torture c’erano, e ci sono, solo la terra è più piccola
e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.

Nulla è cambiato.
C’è soltanto più gente,
alle vecchie colpe se ne sono aggiunte di nuove,
reali, fittizie, temporanee e inesistenti,
ma il grido con cui il corpo ne risponde
era, è e sarà un grido di innocenza,
secondo un registro e una scala eterni.

Nulla è cambiato.
Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
Il gesto delle mani che proteggono il capo
è rimasto però lo stesso.
Il corpo si torce, si dimena e divincola,
fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.

Nulla è cambiato.
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l’animula vaga,
sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
a se stessa estranea, inafferrabile,
ora certa, ora incerta della propria esistenza,
e il corpo c'è c'è c'è,
e non trova riparo.

http://www.radio.rai.it/podcast/A42414092.mp3

in polacco tortura suona come in italiano.
e il corpo c'è c'è c'è,
podczas gdy ciało jest i jest i jest.
la tortura, oltre a quella cui si riferisce la Szymborska, è, molto di più molto di meno, quello che infligge l'anoressia al corpo.
ma anche la SLA o il diabete.
le unghie scarnificate, i capelli massacrati da gesti ossessivi.
e il corpo c'è e c'è e c'è,
podczas gdy ciało jest i jest i jest.
la tortura è quello che rimane dopo il Bataclan, gente trivellata per terra, sangue, la faccia immersa nel sangue, la postura immobile con il cuore a mille accovacciati dietro un muro per non morire. non respiro, non deglutisco, non emetto suoni, non faccio nè la cacca nè la pipì, mai sentito il corpo così.
e il corpo c'è e c'è e c'è,
podczas gdy ciało jest i jest i jest.
memoria indelebile del corpo nell'attesa di quel momento, un eccesso, un oltre, un indicibile, un'impronta che non si può né si vuole dimenticare. come sarà il corpo da morto? come devo mettermi per morire? dopo, il mio corpo sarà osceno?
e il corpo c'è e c'è e c'è,
e non trova riparo.
corpo consistenza del parlessere, l'incoscio è come Baltimora all'alba.

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