bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

giovedì 30 novembre 2017

Molly bloom - esercizio n.2

Non sarebbe mai uscita senza trucco, non avrebbe mai rinunciato al suo appuntamento settimanale con il parrucchiere per domare i suoi capelli crespi. Era piccola di statura, aveva mani e piedi piccoli, e un seno generoso di cui non faceva certo mistero ma con una grazia garbata. Stava al mondo mossa da una curiosità impagabile, diceva sempre si, a qualsiasi invito: si certo, ci sarò. Ma non era frivola, era un medico, aveva lottato per la sua autonomia.
In tailleur, in camice, nella sua voce, era una donna elegante, sempre.


il testo di riferimento era una chicca di Alice Munro.

Era una donna sottile e abbronzata, in abito viola, con capelli scuri raccolti da un'alta fascia dello stesso colore. Bella, ma con piccole pieghe di noia e disapprovazione che le appesantivano gli angoli della bocca. Lasciò quasi tutto nel piatto, spiegando di essere allergica al curry.
(Alice Munri, Passione)

pare che l'esercizio sia andato bene, mi si rimprovera di non aver inserto un atto fisico specifico, come richiesto nelle note. 
ovvero: a partire dai miei depositi in memoria dovevo ricostruire, con l'immaginazione, il ritratto di una persona inserendo, in 500 battute, capigliatura e abiti, lineamenti fisici, un tratto psicologico distintivo, un'azione/comportamento significativo.
è vero, sono stata sul condizionale, quel "sarebbe" ha lasciato l'atto nell'ipotetico divenire.
farò di meglio. 

quella donna, elegante sempre, per inciso, era mia madre.

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