bianco e nero

come una foto. in bianco e nero. nessuna concessione al colore, alla spettacolarita', ai nuovi barbari. bianco e nero colori vividi dell'essenziale, solo l'autenticita' della forma. della sostanza. l'occhio vede e non si inganna.
"questo e' il mio segreto.
veramente semplice.
si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi."
Il piccolo principe. A.d.S-E.

venerdì 16 marzo 2018

Melancholia di Dürer




ho visto la mostra di Dürer.
e ho visto questo!
Melancholia.
come non pensare a quella di Lars Von Trier, film che non smette di interrogarmi.
e questo capolavoro straordinario, carico di simboli, segni, allusioni non poteva che rinforzare la mia passione per l'argomento.
tutte le personificazioni della Malinconia sono femminili, così anche in Melancholia I di Dürer, in cui compare un astro celeste che sta precipitando in mare: è la cometa che, secondo la più diffusa interpretazione, rappresenta il sole nero, simbolo della fase alchemica della nigredo (ma che alcuni mettono in relazione con la caduta di un grosso meteorite a Ensisheim, in Alsazia, nel 1492, evento che attirò l’attenzione collettiva).
lei è Justine, il sole nero che si avvicina, la melancolia è sempre stata accostata all'attesa dell'apocalisse, è il pianeta minaccioso che segna l'avvio della fine.
è un mistero straordinario, pieno di suggestione e che, dopo la visione di questa incisione di Dürer, maestro indiscusso di talento inarrivabile celebrato in questa bellissima mostra, mi inquieta sempre di più. 

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